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ITS 4.0

Il progetto ITS 4.0 è promosso e sostenuto dal MIUR e sviluppato in partnership con il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Il progetto ITS 4.0 è strettamente correlato e relazionato a quello che è definito “Industria 4.0” nel quale le industrie sono sempre più digitali e interconnesse: la quarta rivoluzione industriale è cominciata anche in Italia, secondo Paese manifatturiero d’Europa.

L’industria 4.0 scaturisce dalla quarta rivoluzione industriale, il processo che porterà alla produzione industriale del tutto automatizzata e interconnessa.

Le nuove tecnologie digitali avranno un impatto profondo nell’ambito di quattro direttrici di sviluppo: la prima riguarda l’utilizzo dei dati, la potenza di calcolo e la connettività, e si declina in big data, open data, Internet of Things, machine-to-machine e cloud computing per la centralizzazione delle informazioni e la loro conservazione.
La seconda è quella degli analytics: una volta raccolti i dati, bisogna ricavarne valore. Oggi solo l’1% dei dati raccolti viene utilizzato dalle imprese, che potrebbero invece ottenere vantaggi a partire dal “machine learning”, dalle macchine cioè che perfezionano la loro resa “imparando” dai dati via via raccolti e analizzati.
La terza direttrice di sviluppo è l’interazione tra uomo e macchina, che coinvolge le interfacce “touch”, sempre più diffuse, e la realtà aumentata.
Infine c’è tutto il settore che si occupa del passaggio dal digitale al “reale” e che comprende la manifattura additiva, la stampa 3D, la robotica, le comunicazioni, le interazioni machine-to-machine e le nuove tecnologie per immagazzinare e utilizzare l’energia in modo mirato, razionalizzando i costi e ottimizzando le prestazioni.

Il progetto di sperimentazione di Industry 4.0 sugli ITS vuole offrire una soluzione e un nuovo ruolo all’istruzione terziaria professionalizzante non accademica grazie a modelli didattici originali e partnership più strette con il mondo delle imprese. La finalità è quella di far evolvere tutti i livelli formativi tecnico-professionali in modo tale da farli diventare motore di sviluppo per le imprese e per i territori.

Le tecnologie 4.0 stanno entrando nella pratica didattica degli Istituti tecnici Superiori (ITS) non solo come oggetti di analisi e progettazione, ma anche come nuovi strumenti per apprendere, “interfacce” del pensiero, con i quali gli Istituti Tecnico Superiore ITS si pongono al centro di una grande trasformazione che vede la manifattura italiana proiettata verso l’orizzonte del digitale.

Diversi i percorsi di design thinking e di co-progettazione partecipativa per la sperimentazione di soluzioni legate a Industria 4.0 già avviati in diversi istituti della penisola ma la strada da fare per colmare il gap della formazione al lavoro 4.0 è ancora lunga.

Gli esempi osservati nella ricerca INDIRE (condotta nel 2018 e basata sull’analisi di 11 casi italiani con oltre 300 soggetti tra docenti, studenti, professionisti e membri del direttivo delle Fondazioni ITS) parlano di nuovi ambienti di apprendimento, in cui le tecnologie, e in particolare le tecnologie 4.0, possono trasformarsi da “oggetti” di conoscenza a “strumenti” di conoscenza.

Tale approccio permette di raggiungere molteplici risultati:

  1. migliora una didattica esperienziale, nella quale gli studenti vengono a contatto con situazioni sempre più vicine alla vita quotidiana e ai futuri contesti lavorativi, superando i tradizionali confini dell’aula scolastica;
  2. costruisce nuove forme di didattica laboratoriale, in cui le tecnologie usate per imparare sono le stesse che, un giorno, saranno usate per lavorare;
  3. infine, costituisce un baluardo ideologico per la creazione e il rafforzamento di un nuovo approccio culturale alle tecnologie abilitanti 4.0, lontano da visioni apologetiche e dall’altra parte, dalle tentazioni distopiche che paiono oggi addensarsi nel dibattito sul tema.

Integrare le tecnologie 4.0 come interfacce di apprendimento, infatti, permette di inquadrarle culturalmente come ulteriori strumenti di pensiero, oggetti e algoritmi da “usare con la testa”: un approccio specifico alla formazione di competenze digitali per il lavoro che permetterà, auspicabilmente, ai lavoratori del futuro di usare e non essere usati dalla tecnologia.

Con il progetto ITS 4.0 sono sviluppati dei laboratori di formazione e innovazione in tutti gli ITS italiani mirati a far collaborare studenti, docenti e personale delle imprese delle diverse specializzazioni settoriali dei territori su cui gli ITS insistono.

Gli ITS affronteranno i nodi del 4.0 attraverso una metodologia innovativa di approccio all’innovazione definita “Design Thinking” scommettendo sulla comprensione degli effettivi bisogni degli utenti della tecnologia, su strumenti di prototipazione efficace e low cost e su modelli pertinenti di valutazione economica.

Le fasi in cui si articola l’approccio “Design Thinking” sono rappresentate dallo schema seguente:

Empatia

Definizione

Ideazione

Prototipazione

Test

Fase n°1 Empatia

Esplorare il contesto a 360°

  • Conoscere i BISOGNI
  • Definire gli UTENTI
  • Scoprire i COMPORTAMENTI

Obiettivi

  • Analizzare e comprendere il contesto economico, tecnologico e sociale del progetto
  • Conoscere approfonditamente gli utenti per cui progetteremo
  • Sviluppare empatia con gli user

Attività

  • Documentazione e analisi di fonti secondarie
  • Need-finding (osservazione e interviste)

Fase n°2 Definizione

  • SINTESI dell’analisi
  • DEFINIZIONE del PROBLEMA da risolvere

Obiettivo

  • Raccolti i dati sul settore/ambito dalla ricerca documentale e dai casi, è il momento di avviare la ricerca sul campo

Come?

  • Portando a termine più osservazioni in contesti “naturali” in cui gli stakeholder (utenti, attori rilevanti) individuati compiono azioni e rivelano una molteplicità di fattori utili per la nostra progettazione.
  • Portando a termine più interviste in grado di farci comprendere i fattori profondi che determinano i comportamenti delle persone per cui progettiamo.
  • Raccogliendo quanto più materiale empirico possibile (registrazioni, foto, video, appunti, note, artefatti) al fine di poter definire in modo ampio e divergente la sfida progettuale.
  • Sintetizzando e dando un senso al materiale empirico raccolto al fine di supportare la successiva fase di progettazione con adeguati strumenti grazie alla condivisione delle informazioni nel team di progettazione.

Fase n°3 Ideazione

dall’empatia all’ideazione

Produrre IDEE

  • Pensare in grande
  • Non escludere a priori
  • Eliminare i pregiudizi

Obiettivo

  • Definizione della “challenge”: la domanda-guida (how might we?).
  • Raccolte le evidenze dalla fase di analisi e di empatia, individuate le persone per cui progettiamo, è utile definire chiaramente la “sfida”, o meglio l’ambito di progettazione. Come si fa? Formulando una domanda: <<come possiamo aiutare qualcuno?>>

Fase n°4 Prototipazione

Realizzazione dei prototipi

  • CONCRETIZZARE l’idea
  • TESTARE l’idea
  • MINIMO SFORZO
    • Investimento minimo
    • Prodotto usabile
    • Basso contenuto tecnologico

Fase n°5 Valutazione e Test

  • CONFRONTARE soluzioni
  • Raccogliere FEEDBACK
  • Tornare INDIETRO
    • Mettere alla prova il prototipo
    • Ascoltare, osservare, analizzare

L’edizione 2019 vede coinvolti 70 ITS e più di 100 progetti presentati, numeri in crescita rispetto a quelli del 2018. Questa nuova edizione di ITS 4.0 entra nel vivo con grandi aziende partner che riconoscono alle Fondazioni un metodo di lavoro efficace e un linguaggio in grado di proporre soluzioni concrete. A livello di temi affrontati colpisce la convergenza fra digitale e sostenibilità.

La Fondazione ITS “Mo.So.S.” partecipa al progetto ITS 4.0 con la propria idea in collaborazione con la compagnia aerea “Airitaly” con sede a Olbia.

Al progetto pertecipano n. 5 allievi del “Corso per il conseguimento del Diploma di Tecnico Superiore per la Logistica e l’Intermodalità – TSLI – Periodo Formativo 2018/2020” e le prime attività sono iniziate nel mese di Marzo 2019 con due incontri con il Sig. S. Angius della base di Olbia nel quale è stato descritto e ampiamente illustrata l’attività da svolgere.

Ai primi incontri sono seguiti la visita alla base di Airitaly ad Olbia, altre attività in aula e alcune “visite” all’Aeroporto di Cagliari per “domandare e parlare” con alcuni responsabili di servizi e/o attività a terra.

Gli allievi inoltre sono aiutati e guidati durante la loro attività progettuale da Sergio Lacognata (Referente ITS 4.0 per la Fondazione) e da Susanna Casella (Tutor formativo della Fondazione per i corsi di Logistica e intermodalità).

Gli allievi partecipanti avranno la possibilità di “continuare e migliorare” la nostra idea e soluzione al “tema proposto” durante il periodo di formazione in azienda di 400 ore.